Un raduno per festeggiare i quindici anni dell'associazione
"Una nuova partenza". Dibattiti e concerti
La gente di Emergency
si ritrova a Firenze
di FABRIZIA ARGANO
Gino Strada
FIRENZE - Quindici anni in prima fila nelle zone di guerra del mondo per salvare vite umane e portare la pace. Per celebrare l'anniversario, Emergency, l'organizzazione no profit fondata nel 1994 da Gino Strada, ha deciso di trasformare il suo tradizionale raduno di volontari in una festa nazionale aperta a tutti.
Scenario dell'evento è Firenze, fino al 13 settembre. Una manifestazione nel ricordo di Teresa Sarti, la moglie di Strada e co-fondatrice dell'associazione scomparsa recentemente. Qui tutti la chiamano "La Tere, quella donna coraggiosa dai capelli rossi che non amava le dediche ma ci sarà, in una festa resa ancora più bella per lei".
L'INTERVISTA A GINO STRADA
Tanti gli appuntamenti, tutti gratuiti, distribuiti tra il palacongressi in piazza Adua e il Mandela Forum. Nella prima location avranno luogo i dibattiti con i racconti del personale di Emergency su progetti compiuti e futuri (sabato e domenica, ore 9). Confronti su temi caldi come i soldi per armi e guerre (giovedì, ore 18), il razzismo con, tra gli altri, lo scrittore Erri De Luca (sabato, ore 11) e la situazione in Afghanistan. Il direttore di Peacereporter, Maso Notarianni, a riguardo, si è detto preoccupato "per l'atteggiamento dei militari italiani che stanno facendo la guerra e questo potrebbe essere un problema per noi".
Spazio anche agli spettacoli con il Recital di Lella Costa mercoledì alle 21 e lo spettacolo di cabaret di Moni Ovadia giovedì, sempre alle 21, entrambi al Pala-congressi. Venerdì e sabato parata di stelle pro-emergency al Mandela forum dalle 21.30. Il primo giorno Diego Cugia presenta una serata in compagnia del padrone di casa Gino Strada e di Fiorella Mannoia, Lorenzo Cherubini, Gianni Mura, Vauro e Marco Paolini. Sabato toccherà a Serena Dandini festeggiare Emergency con Gino Strada, Antonio Cornacchione, Paolo Hendel, Bebo Storti, Gaspare e Zuzzurro, Dario Vergassola, Paola Turci e Sabina Guzzanti.
Grandi speranze di pubblico da parte dell'associazione le cui risorse si basano, in massima parte, sulle donazioni. Per contribuire alle "liturgie d'amore", così le ha chiamate l'assessore toscano Massimo Toschi, cioè agli interventi sanitari che il personale medico e paramedico dell'associazione compie in moltissimi Paesi, in ospedali d'avanguardia dove "cureremmo i nostri figli", questa la filosofia. In questi 15 anni sono state salvate dall'inferno di povertà, conflitti e mine anti-uomo circa tre milioni e mezzo di persone. Un grande risultato da festeggiare a Firenze. "Ma non un traguardo, piuttosto una nuova partenza", dicono.
