mercoledì 26 agosto 2009

GIANNA NANNINI 19/11/2009 - ora inizio 21.00 Giannadream Tour



GIANNA NANNINI
19/11/2009 - ora inizio 21.00
Giannadream Tour

Mandela Forum (Firenze)

Prezzi:
posti numerati
primo settore 45,00
secondo settore 35,00
terzo settore 27,00
posto unico in piedi 27,00 euro
(tutti più diritti di prevendita).

“La vita è sogno”, asseriva Calderòn de la Barca. “Il sogno è vita”, controbatteva, tre secoli dopo, Pirandello. “Per me il sogno – sintetizza Gianna Nannini – non è una fuga dalla realtà, ma il transito ad una realtà altra, parallela, in cui il nostro io talvolta si trasferisce, e che non ci appartiene di meno”. Ovvio dunque che l’artista senese intitoli "Giannadream - Solo i Sogni Solo Veri" il suo nuovo album, che non solo è magnifico ma “mi rispecchia in toto”: anche perché dimostra che accanto alla dimensione più carnale della Gianna di sempre, c’è quella più metafisica, che ha a che fare con l’esoterismo ed è altrettanto sua, quindi vera.
Del resto le stesse musiche rispecchiano, emblematicamente, questa fertile duplicità: archi flessuosi che sposano il passo impaziente delle chitarre, il rock che una volta di più si spalanca al sinfonismo, ma anche alle atmosfere africane di “Maledetto ciao” – “Ero in Namibia in cerca della mia voce più nera, ho incontrato dei musicisti locali, li ho conquistati cantandogli ‘Tammurriata nera’ e alla fine è nato questo brano” – o agli ammiccamenti voodoo di “Bambolina”, dove la voce stregata di Gianna esce da se stessa e vola in un altro mondo.
C’è, a conciliare magicamente questi opposti, l’arrangiatore Wil Malone con il suo poliedrico senso dell’amalgama, e ci sono le melodie ampie, rotonde, così tipiche della Nannini e di quello che anni addietro venne definito il suo “heavy Puccini style”. Melodie, del resto, ulteriormente esaltate dalla voce dell’autrice-interprete: sempre più di corpo e d’anima, viscerale e insieme librata. Sempre più capace d’accendere la musica e di farla splendere.
Ma anche, va da sé, di dare fisica evidenza alla poetica di un disco che la stessa Gianna definisce un concept-album sull’amore. Senza che per questo “GIANNADREAM” si riveli l’ennesima, e monotematica ricognizione sul terreno del tema più frequentato da poeti e musici. Perché l’amore è visto, qui, come sintesi suprema di quanto l’essere umano è e sogna di essere: desolazione e felicità, istinto brado e volo dello spirito, “assenza disiata” (Carmelo Bene) e presenza vivificante. Sicché “GIANNADREAM” si svela - fin dall’iniziale “Attimo”,
lampo di sensualità così assoluto da tramutare ogni istante in eternità – come un panorama mobilissimo di stati d’animo, sensazioni, colori, risentimenti, dolcezze non dissimile dal caleidoscopio che è la vita di tutti noi.

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